Il mio viaggio tra cene e torte floreali

Il cibo ha sempre fatto parte della mia vita. Ho lavorato in ristoranti internazionali, vissuto tra Canada e America, e sono stata sommelier per champagnerie rinomate della capitale. Il gusto, l’estetica e l’esperienza sensoriale sono sempre stati al centro del mio percorso.

Quando ho iniziato a organizzare cene sociali, volevo creare un luogo d’incontro, dove il cibo fosse un ponte tra le persone. Non si trattava solo di cucinare, ma di trasmettere emozioni attraverso i sapori. Poi è arrivato il COVID e tutto si è fermato.

Ma io non mi fermo facilmente. La corsa mi ha insegnato che la vera forza sta nel non mollare. E così ho preso un’altra strada: il cake design. È stata una sfida, tra errori, fallimenti e momenti di incertezza, ma passo dopo passo ho trovato la mia dimensione.

Le torte floreali sono diventate la mia firma. Ogni petalo in crema al burro, ogni sfumatura di colore, ogni piccolo dettaglio è un modo per raccontare una storia, proprio come facevo con i piatti e il vino. Oggi, le mie creazioni non sono solo belle, ma anche buone, perché la qualità e il gusto restano sempre il mio punto fermo.